Ho letto questo racconto in due classi quinte, durante la nostra ultima lezione dell’anno scolastico 2023/24. È una storia che contiene molti riferimenti a quanto abbiamo visto insieme, soprattutto nelle lezioni di scienze e nelle uscite didattiche, ma può essere letta ed esplorata da chiunque.
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Le sette notti
I.
La prima notte ci intrufolammo nello zoo da uno spiraglio nascosto fra le siepi. Mentre le guardie si davano il cambio passò il tram del safari notturno, e quando le sue luci furono un puntino lontano, seguendo nell’ombra le rotaie, camminammo in fila indiana verso il padiglione dell’acquario.
Addormentati nel sonno del mare, i pesci avevano occhi aperti che ci scrutavano da remote profondità. Osservammo con attenzione il cavalluccio marino, il polpo e l’axolotl, che sapevamo essere fra le creature più mirabili del pianeta. Provammo a chiedere se le loro specie esistevano ancora in natura, o sopravvivevano soltanto in cattività. Ma loro riuscivano a sentirci? Cosa stavano cercando di comunicarci, al di là del vetro?
Un’ombra ci corse incontro e si mise a fiutarci col suo muso da cane.
«Laika, torna subito qui!» echeggiò da fuori il grido robotico della guardia.
Ma in un lampo eravamo già altrove.
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